La nostra è una storia che parla di tradizione, passione e innovazione.

Dalle radici storiche della famiglia Charrère alla creazione di un vino che racconta la Valle d'Aosta.

Le Radici della Famiglia Charrère

La famiglia Charrère è una famiglia dalle radici profonde e di antiche tradizioni. Nel 1750 emigrò da Grenoble (Francia, ai confini con l’Alta Savoia), ad Aymavilles in Valle d’Aosta. Nel 1800 edificò lo stabile storico di famiglia decretato nel 1983 “di interesse storico-artistico particolarmente importante ai sensi della legge del 01/06/1939 n. 1089” e oggi tutelato dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Valle d’Aosta in quanto patrimonio storico della comunità.

L’immobile, oltre alle cantine storiche, ospita la cor con le sue macine in pietra per la spremitura dell’olio di noce, i frantoi per la molitura di segale e i vari attrezzi originali per la produzione di sidro e vino, il tutto in ottimo stato di conservazione. La cor, nell’architettura locale, era lo spazio interno di un edificio riservato alla produzione e allo scambio alimentare. Questo ambiente ricopriva un ruolo strategico nell’economia dell’epoca, permettendo il commercio dei diversi generi tramite il baratto, dal momento che gli scambi mercantili di tipo monetario erano scarsi.

All’edificio è dedicata la nostra riserva La cor, che nasce dal lungo affinamento dell’autoctono Fumin. Fu il trisnonno Bernardin a rendere l’attività agricola professionale, il bisnonno Etienne la ampliò con la produzione di sidro; il nonno Louis con la molitura dei cereali locali ed infine Antoine, padre di Costantino, si specializzò nella produzione di olio di noci e cereali fino al 1955, quando l'olio d'oliva iniziò ad arrivare in Valle da altre regioni con una concorrenza spietata. La produzione di casa Charrère si spostò allora sulla produzione di vini di qualità.

L'Innovazione di Antoine e Costantino

Per distinguersi, già allora, Antoine avviò un accurato processo di personalizzazione a livello colturale e di vinificazione separata dei crus mediante indicazione delle località geografiche di ciascun vigneto nonché storico, votato alla preservazione dei vitigni autoctoni, che avrebbe contribuito a valorizzare con il vino, la Valle d'Aosta. Costantino, professore di ginnastica (come la moglie anch’essa proveniente da una famiglia di agricoltori piemontesi) e maestro di sci, ha continuato l’opera del papà Antoine e della mamma Ida, abbandonando la sua professione per dedicarsi interamente alla sua profonda passione, la viticoltura.

Il Vin o Cru de la Sabla è stato per ragioni di cuore il primo vino che Costantino decise di vinificare nel 1970 proprio in omaggio a suo padre e maestro, che gli ha trasmesso l’arte della vinificazione. E fu il vino La Sabla a diventare famoso in Valle d’Aosta ed in Italia, quando Costantino, ospitato nel 1976 nel programma “A tavola alle 7” di Ave Ninchi e Veronelli, fu invitato a farne la presentazione e ad approfondire il tema dell’allora sconosciuta e curiosa viticoltura valdostana.

Costantino, sulle orme paterne, decise in principio di selezionare e curare vitigni che altrimenti si sarebbero persi come la Premetta (Prié Rouge), rarissimo vitigno in via di estinzione ed il Fumin, altro “autoctono”, salvato dall’estinzione e vinificato con risultati eclatanti, tanto da meritarsi nel 1999 l’attenzione della critica Nazionale con “Il sole di Luigi Veronelli”. Nel 1989 Costantino prosegue la sua attività trasformandola in LES CRETES.

coccinella
Costantino Charrère
Torre medioevale

Il Passaggio alle Nuove Generazioni

Il testimone è passato oggi alle sue figlie, Elena ed Eleonora classe 1977 e 1980 sin da bimbe, avevano il compito in Azienda di procurare coccinelle: sì, coccinelle! Venivano cercate e prelevate nei prati di montagna, nei dintorni di Ozein, a mezz’ora da Aymavilles, inserite nei piccoli astucci di cartone e trasportate con cura in giornata per essere liberate in vigna ove avrebbero compiuto la loro opera divorando gli acari nocivi: alle bambine, divertite da molto più che un gioco, non restava che fermarsi a guardare. Non è una fiaba di un libro ottocentesco, è stata una semplice scelta, fatta dalla famiglia Charrère che ha, sempre, in tutta la sua storia, badato alle cose concrete.

nonno

Da 6 generazioni nel vino di qualità

L'azienda Les Crêtes nasce nel 1989 in Aymavilles (Valle d'Aosta), per opera di Costantino Charrère ed è oggi gestita dalla sua famiglia che, proprietaria di un storico mulino ad acqua del '700 e delle antiche cantine di Via Moulins, si occupa, da sei generazioni, di produzioni agroalimentari

Foto di Eleonora Charrère

Eleonora Charrère

Socia di Les Crêtes. Agronoma, specializzata nella gestione di vigneto e cantina.

Foto di Elena Charrère

Elena Charrère

Socia di Les Crêtes. Appassionata di storia, architettura e arte. Gestisce personale, marketing e comunicazione.

Foto di Giulio Corti

Giulio Corti

Socio di Les Crêtes, compagno di Elena. Profondo conoscitore della montagna e del mondo vitivinicolo. Gestisce commerciale, economia ed investimenti.